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Tutela Biodiversità e Protezione ambiente e animali

La tutela della biodiversità è un obiettivo prioritario per la vitalità e lo sviluppo della specie umana. La varietà biologica, infatti, non solo risulta essenziale per le finalità immediate dell'uomo, ma costituisce fattore imprescindibile per l'equilibrio ecologico di ogni sistema biologico, qualsiasi sia la scala di riferimento che si consideri. Per contro, il comportamento attuale della specie umana sta infliggendo vigorose perdite alla varietà biologica.

Diventa quindi urgente intervenire per cercare di cambiare rotta. Un obiettivo ambizioso e tutt'altro che semplice da raggiungere, in quanto la sua realizzazione è condizionata da molteplici dimensioni. Diventa quindi indispensabile la volontà politica di promuovere modelli che vadano in questa direzione, aiutando anche i singoli a variare le proprie abitudini di comportamento.

 

 

Biodiversità: Cenni introduttivi e situazione Europea ed Italiana

Per biodiversità si intende la ricchezza e la varietà animale e vegetale, espressione della variabilità genetica: per tutelarla quindi bisogna tutelare le specie, gli ecosistemi ed il patrimonio genetico L'aumento dell'urbanizzazione e delle infrastrutture, l'eccessivo sfruttamento delle risorse, l'inquinamento di ogni genere e l'introduzione di specie esotiche negli ecosistemi hanno un impatto negativo enorme sulla biodiversità: nel continente europeo sono minacciati il 42% dei mammiferi, il 15% degli uccelli e il 52% dei pesci d'acqua dolce; inoltre, quasi 1 000 specie vegetali sono gravemente minacciate oppure in via di estinzione. Per proteggere la biodiversità e combattere l'estinzione delle specie animali e vegetali, l'Unione europea ha dato vita a “Natura 2000”, una vasta rete di siti protetti, e annovera la tutela della biodiversità tra i principali obiettivi del Sesto programma di azione in materia di ambiente.

L’Italia ospita un vero e proprio patrimonio di Natura: dentro i nostri confini vivono oltre 57 mila specie animali, più di un terzo cioè dell’intera fauna europea, e 9 mila specie di piante, muschi e licheni, ovvero la metà delle specie vegetali del continente. Per numero assoluto di specie floreali, inoltre, siamo i primi in Europa. 

L’86% della fauna italiana è terrestre o d’acqua dolce, il restante 14% marino. I più diffusi tra gli animali sono gli insetti, che da soli rappresentano circa i due terzi della fauna italiana. Tra animali e vegetali, ben 5 mila sono i casi di endemismo, ovvero specie che si trovano esclusivamente da noi. Per queste specie l’Italia ha una responsabilità maggiore: se perdiamo queste specie è il mondo intero che le perde!

La straordinaria presenza e diffusione di specie animali e vegetali in Italia è merito della favorevole posizione geografica e conformazione geo-morfologica della nostra penisola, che nel corso del tempo ha permesso a flora e fauna di evolvere caratteristiche uniche e di grande valore. Un territorio stretto e lungo, in prevalenza montano-collinare, eterogeneo per clima, forma, composizione e circondato dal mare per quasi 7.500 chilometri di coste. Una “fortuna naturale” che ha contribuito in modo determinante alla proliferazione della vita e la sua evoluzione. Allungata al centro del Mar Mediterraneo, l’Italia fa da ponte tra l’Europa centrale e il Nord dell’Africa, svolgendo un ruolo molto importante per la biodiversità e accogliendo specie di origine eurasiatica, mediorientale e nord-africana.

 

La biodiversità italiana è seriamente minacciata e rischia di essere perduta per sempre, senza rimedio. Attualmente sono a rischio estinzione: il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi, il 69% dei rettili e addirittura l’88% dei pesci d’acqua dolce. La situazione non va meglio per la flora vascolare (15%) e le piante inferiori (40%) ovvero alghe, funghi, licheni, muschi, felci.

Dalla metà del secolo scorso la biodiversità in Italia ha subito una fortissima riduzione, in particolare a causa del consumo del suolo. Negli ultimi 50 anni sono stati intensamente colpiti alcuni importanti ambienti quali zone umide e boschi di pianura, ma anche altri sono stati compromessi da fenomeni di frammentazione che ne hanno deteriorato la qualità. Oggi possiamo considerare che l’Italia possieda appena il 10% della flora, fauna e degli ambienti naturali che esistevano in epoca romana. Dal Medioevo le zone umide si sono ridotte del 90%, nessuna foresta può ritenersi ormai vergine e poche coste possono essere ancora considerate naturali.

Questo declino è causato principalmente dall'impatto delle attività umane, tra le quali alcune pratiche agricole, lo sviluppo delle infrastrutture e dell'urbanizzazione, il turismo di massa e l'inquinamento idrico e atmosferico.

 

 

Strategie per combattere il declino

 

Le strategie devono quindi abbracciare un insieme organico di obiettivi:

  1. pianificazione territoriale: promuovere le iniziative per la pianificazione territoriale che contribuiscono alla protezione della diversità biologica, in particolare nei corridoi tra zone protette, nelle zone rurali e nelle zone sensibili non protette, garantire che le preoccupazioni ambientali vengano prese in considerazione in sede di finanziamenti di progetti concessi a titolo dei fondi strutturali, ecc.

2.     Conservazione delle risorse naturali: proteggere le specie minacciate (flora e fauna), proteggere le acque, lottare contro il cambiamento climatico con azioni atte a diminuire sensibilmente l’inquinamento.

  1. Agricoltura: favorire la conservazione delle risorse genetiche importanti per l'alimentazione, promuovere le buone pratiche agricole che consentono di preservare la diversità genetica e ridurre l'inquinamento, in particolare condizionando il sostegno all'agricoltura al rispetto di criteri ecologici, rafforzare le misure agro-ambientali, promuovere le politiche commerciali favorevoli al rispetto della diversità biologica, ecc.
  2. Foreste: assicurare che la gestione delle foreste non metta a rischio la diversità biologica né la qualità ecologica delle zone interessate e garantire il rimboschimento, promuovere la ricerca e la valutazione d'impatto, ecc.
  3. Energia e trasporti: combattere l'acidificazione e il cambiamento climatico, ridurre l'impatto negativo dovuto allo sviluppo di infrastrutture, trovare le fonti energetiche migliori, ecc.
  4. Turismo: promuovere il turismo sostenibile, determinare le attrazioni turistiche legate all'ambiente e alla diversità biologica, ecc.

 

 

Tiriamo le somme

 

In sintesi quale può essere per un piccolo Comune come Broni, il programma di tutela della biodiversità?

  1. Censimento: delle specie autoctone presenti di flora e fauna (selvatiche e domestiche) con identificazione delle specie in pericolo di estinzione e strategie per la loro salvaguardia (eventualmente, qualora non possibile la tutela in situ, valutare la tutela ex situ cioè in banche dei geni, laboratori e giardini botanici). Completamento dei Parchi Sovracomunali e Corridoi Ecologici in programma, compatibilmente con l’iter burocratico regionale, nell’ottica della salvaguardia e conservazione dell’ecosistema autoctono e della sua biodiversità.
  2. Pianificazione Territoriale: il Pgt approvato va già nell’ottica di protezione dell’ambiente: bisogna solo che in tutte le sue applicazioni non si perda mai di vista l’obiettivo . Vanno poi in futuro valutate di volta in volta quelle azioni volte a non sconvolgere gli ecosistemi, ogni qualvolta vi sarà l’esigenza di costruire nuove infrastrutture, preferendo sempre le soluzioni a più basso impatto ambientale.
  3. Combattere il cambiamento climatico: promuovere le azioni che portino ad un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici (con maggiore e migliore copertura di tutto il Comune) , delle biciclette e delle vie pedonali , contro un minore utilizzo dei veicoli privati; implementare le azioni atte ad aiutare i singoli ad aumentare le loro azioni virtuose come una corretta raccolta differenziata, il sempre minore utilizzo di imballaggi , il preferire prodotti a chilometri zero, etc. In quest’ottica potrebbero andare: la creazione di punti di distribuzione di latte fresco, di distribuzione de “l’acqua del Sindaco” (con accesso ai finanziamenti regionali in via di discussione attualmente in Regione Lombardia), di pubblicizzazione delle aziende agricole in loco che vendono direttamente al consumatore. Il non utilizzo delle buste di plastica nei negozi va vista chiaramente in quest’ottica. Anche l’iniziativa in programma di incentivare la dismissione delle coperture in amianto e loro sostituzione con pannelli solari e/o fotovoltaici va in questa giusta direzione.

 

4.     Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario: un patrimonio che riveste un notevole interesse dal punto di vista non solo ambientale, in quanto parte integrante dell'ecosistema agrario dell’Oltrepo’, ma anche culturale, legato alla storia e alle tradizioni alimentari, scientifico ed infine economico, poiché può diventare il punto di forza dello sviluppo dei territori rurali della zona. E’ bene che si comprenda l’importanza della biodiversità agraria e della salvaguardia della diversità genetica delle colture, proprio per garantire la salute e la sicurezza alimentare delle popolazioni e per far fronte ai cambiamenti climatici. E’ in quest’ottica che vanno anche tutte le azioni atte a pruomovere i metodi di coltivazione impiegati in agricoltura biologica e biodinamica: essi infatti, influiscono positivamente sulla biodiversità in tutte le tappe della catena alimentare. L’impiego di concimi organici e il divieto di impiegare pesticidi e fertilizzanti sintetici incrementa la biodiversità del suolo ed aumenta la concentrazione dei microrganismi, quali lombrichi, coleotteri e ragni, nel terreno; l’adozione della rotazione delle colture, con un’appropriata scelta delle varietà, aumenta la biodiversità a livello genetico e specifico; infine, la scelta di coltivare varietà locali di piante e razze autoctone di animali porta a mantenere e a tutelare la biodiversità e le peculiarità del territorio. Tali scelte portano inevitabilmente come conseguenza anche alla sensibilizzazione verso un turismo diverso, sostenibile che già oggi in altre zone dell’Oltrepo’ porta ricchezza e che, implementato ed incoraggiato nella giusta maniera, può portare il nostro territorio ad avere maggiori possibilità economiche. 

  1. Ridurre sensibilmente l'impatto delle specie esotiche invasive e dei genotipi esotici: è uno dei problemi legati anche al fatto che i singoli acquistano queste specie nei negozi e poi, non potendole più accudire, le liberano nel territorio. Incredibile è per esempio a Pavia la presenza di una nutrita colonia di pappagallini (in rapida crescita) oramai stanziatisi in alcuni giardini della città: ed anche da noi il fenomeno è in espansione. A tale scopo l’unico rimedio è dare attuazione al regolamento comunale di tutela degli animali domestici e quindi istituire l'ufficio apposito il quale, pur dotandosi di personale volontario, potrà (grazie anche ai finanziamenti previsti allo scopo dalla Regione Lombardia) dare corpo a tutte quelle azioni di istruzione, formazione e sensibilizzazione, indispensabili non solo come servizio per la popolazione amante degli animali, ma anche per creare nei singoli quei cambiamenti di comportamento volte a tutelare la biodiversità nel suo complesso.

 

Conclusioni

Come si può constatare, la tutela della biodiversità consta di una serie di azioni che riguarda non solo un ufficio o un assessorato specifico ma che, una volta creati quegli strumenti appositi mancanti, deve essere affrontata in sinergia non solo con tutte le forze di Governo, ma anche con tutte le Associazioni e le forze sul territorio disponibili , che hanno a cuore il miglioramento dell’ecosistema in cui viviamo e quindi hanno a cuore la qualità della vita che in esso si svolge.

 

 

 

Fonti:

1.     Comunità Europea

2.     WWF

3.     FederBio

4.     Regione Puglia

5.     Regione Lombardia

6.     Ministero Sanità

7.     Tutela della biodiversità tra affermazione politica e valutazione economica di A. Boggia, C. Cortina, G. Martino, F. Pennacchi, P. Polinori, F. Pompei

 

 

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