Il Problema Amianto

Premessa: queste pagine relative al problema amianto sono "work in progress". Vale a dire che vengono aggiornate di volta in volta sia con gli sviluppi della faccenda, sia con le informazioni  nuove che si dovessero reperire, sia per eventuali apporti di altre persone che volessero partecipare, utilizzando gli appositi spazi di commento in fondo alle pagine 2 e 3. Non vogliono e/o non possono quindi essere esaustive dell'argomento.

Si tratta di 6 pagine (per il momento): nella prima (questa) commento  gli aspetti politici bronesi (gli attacchi PDL e Lega, i loro volantini, quelli del PD, eventuali altri comunicati) volendone tracciare quasi una cronistoria; la seconda sintetizza la storia dell'amianto a Broni , le leggi che è bene conoscere prima di parlare, lo stato dell'arte sull'amianto nelle varie istituzioni politiche ; la terza sintetizza le caratteristiche tecniche dell'amianto e dei metodi di smaltimento oggi in vigore e di alcuni di quelli sperimentali, le successive sono gli aggiornamenti in ordine cronologico.

Queste pagine desiderano essere uno strumento di raccolta documenti il più completo e trasparente possibile affinchè i cittadini bronesi (e non) possano farsi un'opinione autonoma dell'argomento: lo scopo è quello di trovare la lucidità e la serenità necessaria per prendere le decisioni importanti in maniera consapevole.

Quando la Politica può fare del bene o del male, a seconda di come la si usi

Ormai sembra il mio destino su questo sito: sfatare leggende metropolitane a cui, ahimè, ancora troppa gente ingenua,  ma certo in buona fede, crede , aizzata da politicanti senza scrupoli (invece in mala fede) che pur di farsi propaganda si inventano le bufale più incredibili.

La balla stavolta è che la giunta comunale, e quindi anche noi come PD avendo appena rivinto le elezioni (grazie a tutti !) avrebbe approvato di aprire una discarica dell'amianto a Broni, discarica che per giunta dovrebbe ospitare anche l'amianto di tutto l'Oltrepo' Pavese.

 

Il Volantino della Lega di Broni
Il Volantino della Lega di Broni

Se andate a vedere la pagina dei Rifiuti, la mia indagine era cominciata proprio per una cosa che avevo sentito al supermercato, cosa che poi dopo le mie verifiche, si è rivelata l'ennesima bufala. Ma lì era stato facile: sono andata a verificare coi miei occhi come stava la faccenda, ho fatto le fotografie che testimoniano la verità, e così la cosa è risolta.

Qui invece ho un serio  problema : come faccio a dimostrare che non esistono atti in tal senso? Come faccio a pubblicare dei documenti che non esistono ? Come faccio ad indagare su qualcosa che non c'è ? Come faccio a fotografare qualcosa che non esiste ?

 

Io sfido questi signori che hanno messo in giro questa balla a pubblicare 1 solo documento della giunta comunale, o della Giunta Provinciale di Pavia  o anche della Giunta Regionale che indichi che è stata richiesta a Broni una discarica  per l'amianto.

 

Però intanto su questa bufala stanno costruendo un referendum.

Ancora prima che la cittadinanzia ed il Comune abbiano minimamente cominciato a studiare la cosa , anche perchè finchè non arrivano i soldi dallo Stato e dalla Regione per la bonifica non abbiamo niente da smaltire. 

 

Qui non è come per il nucleare: il nucleare noi in Italia non l'abbiamo. Ribadire il no al nucleare è servito per dire che non vogliamo un problema che non abbiamo. Invece l'amianto l'abbiamo, eccome se l'abbiamo, e soprattutto qui: dire no a prescindere, senza aver studiato la faccenda ma solo per scopi politici (politica bassa, intendiamoci, perchè esiste anche la buona politica) e senza proporre niente che risolva il problema, equivale a dire " teniamoci  il problema amianto esattamente così com'è adesso". E' chiaro quindi che una decisione andrà presa: ma la decisione da prendere non è "come non risolvere i problemi " bensì è "come risolvere i problemi".

 

Credo quindi fermamente che dire No ad una discarica a prescindere sia da irresponsabili esattamente come dire Si a prescindere.

 

Siccome penso che questa sia una decisione molto importante, e che dalla decisione presa i Bronesi se la rideranno o piangeranno per molti decenni, ecco che ho deciso di fare qui quello che questi signori avrebbero dovuto fare, invece di istigare degli inermi cittadini che hanno subito già molti lutti, e che proprio non meritano questo trattamento, ovvero informare e ragionare.

 

Adesso si sta fomentando una nuova polemica: la vincita del bando da parte di un gruppo di aziende, una delle quali (partecipante al 20%) avrebbe al suo interno persone oggi  inquisite e/o indagate(qui trovate il documento inerente all'esito di gara). Come al solito  chi cavalca qualsiasi battaglia  è la Lega , che è peraltro quella  che ha rivestito queste persone (qui trovate l'organigramma di Asm Pavia dove si vede l'incarico che Lega e Pdl hanno dato all'Ing. Tedesi) di incarichi di responsabilità nelle città dove loro governano. 

La Lega  usa strumentalmente questa  faccenda : ma la questione amianto a Broni è troppo importante per essere strumentalizzata, da qualunque partito.

Ecco perchè vedo con piacere i siti  nati su facebook da iniziative di cittadini che vogliono approfondire e ragionare ( i siti sono due: Broni contro l'amianto e Via l'amianto da Broni ), ma non vedo con piacere qualsiasi nota di strumentalizzazione politica della faccenda, da qualunque parte arrivi (il fatto che le firme le stiano raccogliendo Pdl e Lega e non i cittadini, mi dà da pensare). 

 

Io pensavo che il mettere in sicurezza l'area ex Fibronit sarebbe stato considerato dai cittadini Bronesi un successo, un primo successo sulla strada di quello che sarà il successo finale, ovvero la bonifica di tutto l'amianto a Broni.

Evidentemente non tutti la pensano così: non tutti pensano che la messa in sicurezza della Fibronit sia da festeggiare.

Fatemelo dire: non credo che queste persone siano amici dei Bronesi. 

 

Sono convinta che in questi casi quelli che mantengono un po' di raziocinio debbano tirare dritto, guardare avanti e porsi le domande giuste: 

  1. La messa in sicurezza della Fibronit, è un bene ?
  2. Concentrarsi sull'obiettivo, ovvero far arrivare i soldi dello Stato e della Regione per continuare la bonifica, è un bene  ?
  3. Far sì che oltre alla bonifica della Fibronit si riesca anche a bonificare l'amianto degli altri edifici pubblici e privati (e quindi trovare dei finanziamenti che aiutino i privati), è un bene?
  4. Far sì che  le vittime dell'amianto possano ricevere un risarcimento danni, è un bene?
  5. Far sì che a Broni ci possa essere un reparto per le cure palliative anche per i malati di mesotelioma, è un bene?
  6. Far sì che la nostra città possa essere un domani capofila nella promozione di protocolli di ricerca sul mesotelioma, è un bene?

 

Chiunque abbia risposto sì a tutte le domande qui poste ha in cuor suo la responsabilità personale di concorrere positivamente affinchè questi ambiziosi obiettivi possano essere perseguiti e raggiunti.

E affinchè ciò sia possibile è indispensabile che si focalizzino le energie su quello che si reputa il bene, senza farsi sviare da chi frappone fittizzi ostacoli al raggiungimento di questi obiettivi, ma affrontando esclusivamente i reali ostacoli che si incontreranno. 

 

Non è certo compito di una sola persona (nè mio nè di nessun altro)dare le risposte sul come si raggiungono queste priorità: si tratta di obiettivi talmente importanti che serviranno le energie e le sinergie di tutte le forze territoriali.

 

Il mio contributo può essere semplicemente quello di cercare di fare ordine nelle informazioni confuse che stanno arrivando allo scopo di prendere delle buone decisioni.

Perchè di questo si tratta, prendere  buone decisioni.

E non si è mai visto che le buone decisioni si prendono fra le urla ed in un clima di isterismo: serve calma, ponderazione e buone informazioni.

 

Infine, "bisogna che ciò che si decide, ciò che si fa, oltre ad essere giusto in linea di principio, sia realizzabile. Altrimenti serve solo a gratificare le coscienze, non a cambiare la vita delle persone".

 

 

 

Il volantino del PD in risposta a quello della Lega
Il volantino del PD in risposta a quello della Lega

 

 

La prima cosa da capire è la storia della fibronit e cosa ha significato questa fabbrica per la zona: capire il passato, serve a non ripetere gli stessi errori nel futuro.

E quindi capire cos' è stato fatto fino ad oggi, perchè molte delle cose che stanno succedendo oggi hanno le loro radici in documenti di  anche  6/7 anni fa. 

 

 

 

 

La seconda cosa da capire è che cos'è l'amianto e come si smaltisce: le alternative che ci sono dal punto di vista tecnico ed i costi e benefici, in termini ambientali ed economici,  che che queste comportano.

 

 

 

Aggiornamenti al 30 Settembre 2011

il 20 Luglio 2011  si è tenuta  la:

 

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA

sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare

riguardo alle cosiddette «morti bianche»

AUDIZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELL'AVANI

(ASSOCIAZIONE VITTIME AMIANTO NAZIONALE ITALIANA)

E DI DOCENTI UNIVERSITARI.

  

 

Alleghiamo qui il documento integrale in PDF

 

Commissione Parlamentare d'inchiesta
83° seduta
72368203-Commissione-d-inchiesta-Morti-b
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Questi gli avvenimenti importanti:

  1. l'assemblea pubblica del 29 Luglio a Broni: in questa si dovrebbe aver capito definitivamente (il condizionale è d'obbligo, visto che di persone che non vogliono capire è pieno il mondo) che la giunta comunale non ha ancora deciso nulla e che studierà le possibilità con i cittadini. E' sempre stata la posizione del PD di Broni, posizione di buon senso, e che sono molto contenta che tutta la maggiornaza comunale abbia voluto abbracciare. Credo che la sintesi migliore della situazione l'abbia espressa il Sindaco Paroni: al momento abbiamo 3 alternative, ovvero non fare nulla, piuttosto optare per una piccola discarica pubblica per smaltire l'amianto di Broni e dei comuni limitrofi, oppure optare per un impianto di smaltimento di tipo alternativo. 
  2. un incontro tra Regione e Comune  (a cui non è stata invitata la Provincia- erroraccio) di cui ha dato conto La Provincia Pavese e che pubblico qui  in calce, in cui Lega e PDL  sembrerebbero finalmente svelare le carte: non vogliono per Broni una piccola discarica, ma un mega impianto di inertizzazione (alla pagina 3 si possono vedere le foto e le descrizioni di questi impianti) 

Questo l'articolo apparso il 3 agosto su la Provincia Pavese, in cui l'Assessore Regionale Belotti (Lega Nord) spiega che la Regione Lombardia ha deciso che un mega-impianto di incenerimento dell'amianto è indispensabile (poichè il procedimento è attualmente scientificamente non conosciuto, immagino si riferiscano ad un impianto di inertizzazione) e che Broni è uno dei siti possibili.

La cosa che mi sembrerebbe  più odiosa di quanto riferisce l'articolo è quando l'Assessore dice che i soldi per la discarica non ci sono, per cui o ci teniamo il mega-impianto (che frutterebbe il denaro necessario per fare anche la bonifica) o niente. Credo sia odiosa perchè mi sembrerebbe proprio un ricatto.

Per leggere l'articolo potete scaricarlo qui sotto.

Inceneritore Amianto, una necessità
Articolo del 03-08-11 su La Provincia Pavese
articolo impianto necessario grande.jpg
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Qui è presente una mia risposta: trovo infatti quantomeno ridicolo che chi raccoglieva le firme (PDL e Lega) a livello Comunale per non fare una piccola discarica di scopo, gli stessi partiti invece a livello Regionale decidano di fare un mega-impianto con tanto di ciminiere e forno in funzione 24 ore su 24 e con relativo traffico di camion provenienti da tutta Italia e carichi di amianto. Mi auguro che PDL e Lega di Broni si dissocino dalla decisione presa dai loro colleghi in Regione. Anche perchè, mentre la decisione di una discarica di cui ci accusavano era una bufala, questa decisione a livello regionale sembrerebbe invece proprio vera.

Per leggere l'articolo, basta scaricarlo qui sotto.

 

 

 

Inceneritore amianto - Frenata sull'ipotesi di Broni
articolo grande su mega impianto 2 agost
Formato JPG 783.2 KB

3. Il 26 Settembre si è tenuto in Comune un incontro di tutti i partiti: quindi erano presenti oltre al Sindaco i Consiglieri, gli Assessori ed anche i Segretari di partito, per cui anch'io. Poichè oggi (29 settembre) leggo sul giornale un articolo impreciso in alcuni passaggi, ci tengo a dare una versione più fedele. Innanzitutto il titolo dell'articolo è in sè sbagliato, mentre è giusto il sottotitolo, e cioè "C'è un'intesa di massima sulla discarica locale".

Abbiamo tutti convenuto sul fatto che la priorità debba essere data alle azioni di reperimento  dei fondi  per completare la bonifica, in base anche agli impegni già presi da Ministero e Regione Lombardia. Noi del PD abbiamo espresso la nostra massima disponibilità di tutto il partito a tutti i livelli , affinchè si possa arrivare a ciò.

Abbiamo altresì tutti all'unanimità bocciato l'ipotesi di un impianto di inertizzazione, così come tutti abbiamo bocciato l'ipotesi di una discarica privata. Abbiamo altresì tutti bocciato l'idea di una discarica grande (provinciale o regionale). Sulle dimensioni nello specifico noi del PD abbiamo detto che si dovrà trovare un equilibrio fra conto economico e benefici dei cittadini Bronesi.

La Lega ha chiesto comunque che alla fine di tutto il processo, anche se tutti d'accordo, si faccia comunque un referendum; il PD invece ha chiesto un processo decisionale condiviso (senza escludere un referendum, ma senza neanche renderlo obbligatorio se tutti , rappresentanti dei cittadini compresi, siamo d'accordo).

L'unica leggera discrepanza si è avuta sul luogo della discarica: mentre il PDL ha richiesto espressamente che la discarica venga fatta esclusivamente nell'area dell'ex Fibronit (quindi al centro di Broni), tale discriminante non è stata fatta dal PD e dalla Lega, perchè consapevoli che ciò andrebbe in deroga alle leggi Regionali per vari motivi, non ultimo un problema di eccessiva vicinanza di tale discarica alle case ed ai centri sensibili, come le scuole, ed essendo tale deroga molto improbabile da ottenere :giustamente, aggiungo io, visto che si tratta di sito di smaltimento di rifiuti speciali, che quindi non andrebbero messi al centro di un paese.

Si è comunque deciso di cominciare ad informarsi per tale deroga in Regione Lombardia, per poter continuare la discussione su dati di fatto più precisi. La Riunione si è conclusa così, senza aver preso quindi nessuna decisione, se non quella di ritrovarsi per continuare la discussione dopo aver avuto un parere ufficiale dalla Regione circa l'eventuale ubicazione di tale discarica.

Questa riunione va quindi considerata per ciò che è : un primo passo , per far ritornare l'argomento nell'alveo delle discussioni costruttive. Auspico vivamente che le riunioni continuino con questo spirito, in questo clima di condivisione e trasparenza che deve contraddistinguere il nostro operato, tenendo sempre presente che tutto il processo non dovrà riguardare solo i cittadini di Broni ma, così come la legge prescrive, anche la Regione Lombardia e la Provincia di Pavia per quanto attiene alle loro competenze specifiche.

 

Per leggere ed ingrandire l'articolo, basta cliccarci sopra.

 

 

 

Aggiornamento a Novembre 2011

  • E' di ottobre un Rapporto di Green Peace sullo stato delle bonifiche dei SIN (Siti di Interesse Nazionale) ed analisi delle relative cause di stallo. Allego qui di seguito il documento integrale: una delle cause da loro identificate è per il 2011 la drastica e continua riduzione dei finanziamenti ministeriali destinati allo scopo.
Rapporto sui SIN di Green Peace 2011
Un'analisi dettagliata sul perchè le bonifiche dei SIN in Italia sono ferme o quasi.
Greenpeace-ottobre 2011-Rapporto SIN Ita
Documento Adobe Acrobat 356.2 KB

 

 

  • A Novembre 2011 è stato diffuso lo Studio SENTIERI  riguardante il risultato dell'analisi della mortalità in 44 siti Italiani.

 

Questo quanto detto in sintesi sull'amianto : "’amianto resta un importante fattore di rischio, in particolare per il mesotelioma pleurico per il quale la relazione causale con le esposizioni ambientali nei siti contaminati è univoco ed accertato: nell’insieme dei dodici siti contaminati da amianto è stato osservato un totale di 416 casi di tumore maligno della pleura in eccesso rispetto all’atteso."

 

Lo studio è stato condotto dall'Istituo Superiore di Sanità.

 

Allego file scaricabile con la lista dei 44 siti più inquinati d'Italia.

 

 

I 44 siti più inquinati d'Italia
un articolo Asca sul risultato del rapporto SENTIERI del 2011, contenente la lista dei 44 sin.
siti inquinati amianto.rtf
File di testo 11.7 KB

Riporto qui di seguito integralmente l'articolo apparso su "La Provincia Pavese" dell' 8 Novembre 2011.

 

 

Broni, bonifica ex Fibronit Spiraglio sui finanziamenti

Ministero dell’Ambiente possibilista sull’erogazione dei fondi per il secondo lotto «Ma anche la Regione dovrà contribuire». Continuità all’intervento da garantire

 

 

di Roberto Lodigiani

BRONI

Sembrano aprirsi spiragli sulla possibilità che il Ministero dell’Ambiente conceda i finanziamenti per il secondo lotto dei lavori della bonifica ex Fibronit di Broni entro il luglio del prossimo anno, quando si concluderà la prima tranche dell’operazione, garantendo così continuità all’intervento.

E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi ieri mattina a Roma fra il direttore generale per la tutela del territorio e le risorse, Marco Lupo e una delegazione formata dal sindaco Luigi Paroni, dall’assessore regionale al territorio Belotti (accompagnato da tre dirigenti e funzionari del Pirellone), dal consigliere regionale Pd, Giuseppe Villani. Si ragiona su una somma di quasi sei milioni di euro che servirebbe a finanziare il secondo lotto. «Dal ministero – spiega Villani – è stato manifestato l’impegno ad assicurare continuità alla bonifica dell’area dismessa, di fronte al riconoscimento dello sforzo profuso a livello locale per far partire i lavori e della sua serietà, all’esistenza di un preciso cronoprogramma delle diverse tappe necessarie, del fatto che l’ex Fibronit rappresenta un sito di interesse nazionale per quanto riguarda l’amianto, con priorità anche su scala regionale». Dunque, bonifica avanti anche dopo il luglio 2012, con i soldi del ministero e della Regione Lombardia, alla quale Lupo ha chiesto di concorrere all’erogazione dei contributi. Quanto allo smaltimento, restano in campo sostanzialmente due ipotesi: quella della discarica locale, sostenuta anche dal Pd, e quella dell’impianto-pilota di inertizzazione dell’amianto, ad alta tecnologia, cara all’assessore Belotti.

«Ma la priorità per noi resta il completamento della bonifica», avverte Paroni. Anche il sindaco torna da Roma abbastanza soddisfatto: «Il dg Lupo ha apprezzato i progressi già fatti a Broni, il rispetto delle scadenze, il passaggio già concretizzatosi da un progetto di massima per l’ex Fibronit ad uno definitivo per la messa in sicurezza dell’area, con il primo lotto di lavori. Il ministero si è impegnato a trovare i finanziamenti per il secondo lotto, in modo da proseguire la bonifica senza tempi morti e malgrado la complessità delle procedure burocratiche». E sullo smaltimento? «Diciamo che Lupo si è mantenuto a cavallo fra le diverse ipotesi in campo, senza sbilanciarsi, pur percependo la criticità dimostrata dall’ambito locale ad una soluzione sperimentale che non si sa dove potrebbe portarci. E’ stato nel complesso un confronto sereno, costruttivo – conclude il sindaco di Broni – nel corso del quale è stata espressa da tutti la disponibilità a risolvere il problema. Del resto, se non arrivano altri soldi e la bonifica non procede, non si può nemmeno passare alla fase due dello smaltimento».

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