Proposte: analisi e valutazioni

 

 

Questa pagina è stata aggiunta per un'esigenza pratica: analizzare , per dare quindi elementi di valutazione agli altri, le  proposte che arrivano in forma spontanea dai cittadini Bronesi.

 

 

 

1. Proposta : sarcofago

"Secondo me cè anche una alternativa ovvero quella del sarcofago per lo stabilimento e farei un distinguo tra questo e i tetti da smaltire.
Se poi dopo decenni di immobilità o si fa tutto o non s...i fa niente mi sembra quantomeno assurdo, proviamo a ragionare separando le due cose e vediamo se ne esce ( proviamo ho detto), in fondo stiamo ipotizzando soluzioni e dalla base di un confronto CIVILE potrebbe risultarne una soluzione idonea."

 

Questa è la proposta di Mauro Negri sulla pagina Facebook "Broni contro l'amianto"

 

Poi dopo credo spiegata più nel dettaglio da Micaela Dalmini:

 

"...Io non dico no alla cristallizzazione, io voglio una soluzione IMMEDIATA per lo stabilimento (e infatti il sarcofag...o è riferito SOLO a quello), ci si libera di quella parte di amianto, che verrebbe racchiuso in una bara di cemento seppellito sotto metri cubi di terra a vita (così hanno fatto a Casale). Non vedo come potrebbe diventare un problema.Sopra ci si potrebbe fare un parco oppure un parco FOTOVOLTAICO che porterebbe energia a tutta Broni. Poi si pensa all'impianto per smaltire i tetti...."

 

Perchè analizzo qui la proposta, e non rispondendo su FB ?

Perchè mi sono resa conto che il ragionamento è talmente articolato che non basta un piccolo messaggio su FB: spero quindi che nè Mauro, nè Micaela, nè i fondatori della pagina FB se la prendano a male.

 

All'inizio devo ammettere, avevo capito male: pensavo che per  "sarcofago"  si intendesse quello che dal punto di vista tecnico viene detto "Confinamento".  Il Confinamento consiste nell'installazione di una barriera a tenuta che separi i materiali contenenti amianto (Fonte Arpa): questo però, secondo il Decreto 6 settembre 1994, si può fare solo se l'area interessata, in cui esistano molti materiali danneggiati, non è estesa.

L'area Fibronit, essendo estesa, va bonificata: e difatti, in base alla Legge n. 426 del 9 dicembre 1998, lo Stato Italiano, con la Legge 179/2002 ha inserito l'area dello stabilimento ex Fibronit tra i siti per i quali gli interventi di bonifica sono considerati prioritari a livello nazionale.

 

Dopo però il messaggio di Micaela e quello ulteriore di Mauro:

 

"io intendo come "sarcofago" un bella fossa di cemento armato con dentro tutto l'amianto e poi chiusa con relativa colata di cemento alla quale aggiungerei collinetta di terra per parco e quant'altro."

 

ho capito (in ritardo, ma ce l'ho fatta...) che per sarcofago si intende una vera e propria azione di bonifica con smaltimento in situ

Smaltimento in situ vuol dire, secondo il mio modesto parere, che quella diventa a tutti gli effetti una discarica, discarica in cui si smaltisce solo l'amianto Fibronit, ma tecnicamente è una discarica, e che quindi deve seguire le leggi  della discarica.

Ma come spiegato nella pagina 2, le discariche hanno tutta una serie di condizioni che devono rispettare, fra le quali una distanza minima dalle case di 400 metri e dalle scuole ed ospedali di 1 chilometro. Distanza che evidentemente a Casale c'era, ma che a Broni invece non c'è.

Quindi la conclusione a cui sarei arrivata è che il "sarcofago" a Broni non si potrebbe fare perchè in contrasto con le leggi italiane in vigore: però, siccome io desumo queste cose da ciò che leggo e studio, è chiarissimo che potrei sbagliare.

Ecco perchè aggiungo qui sotto lo spazio per i commenti e chiamo un po' di esperti, nella speranza che qualcuno di loro possa inserire un commento per dire se si può fare (cioè nel caso in cui io avessi sbagliato) oppure no (nel qual caso avrei interpretato bene).

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Commenti: 1
  • #1

    Mauro (venerdì, 05 agosto 2011 13:06)

    Paradossale!